Donne che ballano ! Che cosa più straordinaria ! Nella danza è difficile, passata l’età dell’oro delle scarpette da ballo, trovare un modo di praticare che abbia un senso. Bisogna ripartire da zero, accettare il proprio corpo, la sua forma, la sua età. Ci vuole coraggio per mettersi in gioco, esibirsi, muoversi sulla musica, esprimersi. Eppure abbiamo molto di più da raccontare oggi che nei nostri primi piccoli passi, noi donne compiute, spesso madri di famiglia, lavoratrici o no, sole o accompagnate. I freni sono numerosi e non ci lasciano uscire dalla nostra riservatezza e finalmente osare danzare. Ed ecco dove il flamenco ci offre gioie inaspettate! Prima di tutto perché il Flamenco rompe le regole del conformismo fisico, è un’arte che si esercita tra quelli che sono differenti, fuori norma, marginali. La donna flamenca si esprime con intensità. Femminilità cruda o a volte con sensualità sottile. In tutti i casi è ancorata nella terra, nel ritmo, nel fuoco della vita. E cosi noi gli “amatori”, avvicinandoci al mondo del flamenco, siamo spesso trasformate, catturate e improvvisamente il « tutto è possibile » torna dalla nostra parte. Il flamenco ci fa fare cose inedite, mettere fiori nei cappelli, vestiti lunghi con i volants, ascoltare canti che vengono da lontano che raschiano e frugano nei nostri ricordi, passare ore a contare e ricontare una escobilla, a guardarsi allo specchio con stupore, a battere mani e piedi. Senza motivo, per la bellezza del gesto ! La danza flamenca è solitaria, ma noi la pratichiamo in gruppo. Imitando i nostri maestri, cercando il senso di un silenzio, piene di brividi quando la musica dal vivo ci circonda, sudiamo, giro voltiamo, combattiamo con ventagli, mantones, faldas de cola. Parliamo per ore di pizzo e di variazioni musicali. E non ci prendiamo troppo sul serio. Noi siamo anche aficionados degli artisti, quelli veri, che hanno il talento e la convinzione, che salgono sul palco per vivere. E li amiamo. La loro virtuosità ci incanta, i nostri cuori volano appena appaiono nella luce. E li seguiamo, come pellegrini, oggi nel cuore della Calabria a San lucido. Siamo il pubblico ideale, quello che sa riconoscere i pezzi di bravura, la forza creativa, il lavoro ben fatto. Donne consapevoli.
Benvenuti a Olga Pericet e Marco Flores.
Aspettiamo il festival 24-29 luglio a San Lucido in Calabria